Da oltre 40 anni in C.M.C. siamo specializzati nella progettazione ed installazione di impianti di sicurezza. Ogni giorno parliamo di nuovi prodotti, tecnologie all’avanguardia e soluzioni integrate. Tutti questi argomenti fanno parte del nostro lavoro quotidiano. Per questo motivo a volte ci dimentichiamo delle molte persone che, pur sentendo l’esigenza di proteggersi, non hanno la minima idea di come funzioni un impianto antifurto. Oggi ci rivolgiamo proprio a queste persone, fornendo alcune linee guida essenziali per aiutarle a scegliere quello più adatto alle loro esigenze.

COME FUNZIONA

 

SOLUZIONI PER LESTERNO

Un sistema di sicurezza davvero efficace parte dalla capacità di rilevare e bloccare eventuali intrusi prima che questi si introducano all’interno dell’edificio. Ecco perché le soluzioni per esterni sono molto importanti. Per proteggere i confini di una proprietà, sia essa una residenza o un’azienda, esistono sostanzialmente quattro sistemi.
Il primo prevede la posa sulla recinzione esterna di una serie di sensori in grado di riconoscere tentativi di scavalcamento o di taglio della recinzione stessa, facendo attivare l’allarme. Il secondo invece si basa sull’utilizzo di barriere a infrarossi o a microonde che, posizionati ai vertici del perimetro, creano delle superfici senza “zone d’ombra” che rilevano eventuali intrusi.
Per mettere in sicurezza superfici esterne più estese (terza soluzione), siano esse pavimentate o ricoperte da manto erboso, si può utilizzare un sistema a sensori o tubi interrati. La quarta soluzione contempla l’installazione di sensori volumetrici a tripla tecnologia (doppio infrarosso e microonda), con funzione antimascheramento, che, opportunamente disposti lungo il perimetro della proprietà, proteggono le aree nelle immediate vicinanze del fabbricato (circa 10-12m di portata). Questa tipologia di sensori può essere sia via cavo sia via radio, evitando così costose predisposizioni e opere murarie.

 

SOLUZIONI PER LINTERNO

Se prendiamo in considerazione gli interni delle proprietà, le finestre e gli accessi in generale sono senza dubbio gli elementi più vulnerabili. Per proteggerle esistono diverse soluzioni. La prima è costituita da contatti magnetici che, applicati sull’infisso, ne registrano i tentativi di scasso. La seconda prevede l’utilizzo di sensori a tenda che generano una superficie estesa che, se attraversata, fa scattare l’allarme. Infine, le barriere a infrarossi o a microonde, posizionate verticalmente ai lati delle finestre, possono essere impiegate anche a protezione dell’involucro dell’abitazione. Una volta allinterno delledificio, entrano in azione i sensori volumetrici interni che proteggono gli ambienti in modo efficace ed esteso.

 

CONTROLLO E GESTIONE

Completano un impianto antifurto gli apparati di controllo e gestione, cioè la centrale antifurto e la relativa tastiera. I due strumenti sono solitamente collocati in zone diverse dell’abitazione: la centrale dovrebbe possibilmente essere installata in una posizione nascosta, per evitare manomissioni, mentre la tastiera di solito si trova all’ingresso.  Oltre che dalla tastiera, quasi tutti i moderni sistemi antifurto possono essere gestiti, anche da remoto, dai dispositivi smart semplicemente dotandosi di una scheda GSM o di una connessione dati. Infine, non possono mancare le sirene acustiche che emettono l’allarme, generalmente due, una all’esterno e una all’interno dell’edificio.
A supporto delle soluzioni fin qui descritte, si può prevedere un sistema di videosorveglianza con telecamere ottiche o termiche che può rilevare le intrusioni con estrema precisione e far scattare l’allarme. Alla segnalazione si aggiunge inoltre il vantaggio della visione in tempo reale e della registrazione dell’evento.

 

QUALE SCEGLIERE

 

Ora che abbiamo descritto quali sono e come funzionano gli elementi principali di un impianto antifurto, vediamo quale scegliere.
Quello che fa davvero la differenza è la fase preliminare di valutazione dei rischi e la progettazione di un impianto antifurto che risponda alle specifiche esigenze di un dato contesto. È quindi fondamentale svolgere un’attenta analisi della proprietà, valutandone posizione, ampiezza, spazi accessori ed eventuali “punti deboli”.
In secondo luogo, è necessario valutare le esigenze personali di protezione: oltre alla salvaguardia delle persone e delle cose, potrebbero esserci particolari beni da proteggere, come preziosi, macchine o attrezzature costose nel caso di contesti industriali.
Anche il budget avrà il suo peso nella scelta, indirizzandoci verso una soluzione piuttosto che un’altra.
Infine, prevedere una corretta manutenzione: spesso quest’ultimo aspetto non viene preso in considerazione nella fase di scelta dell’impianto, ma assicurare la manutenzione nel corso del tempo è un elemento fondamentale per garantire un funzionamento affidabile e duraturo. Per questo motivo è importante rivolgersi ad un professionista della sicurezza.

 


 

C.M.C. opera da 40 anni nel settore e può affiancarti nella progettazione, installazione e manutenzione del tuo impianto antifurto, confrontando le tue esigenze con i prodotti disponibili sul mercato e adeguando le soluzioni offerte al budget economico a tua disposizione.

 

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